L'Umiliazione di Shulek (Fynnland, 659 D.R. - 661 D.R.) 

La conquista della maggior parte del Fowerland e l'annessione di Porto Aureo e Urdennach diede ai Fynn il controllo sulla maggior parte del Bannoch e, per la prima volta nella loro storia, il controllo di due enormi porti commerciali. La reputazione dei figli di Corbec era uscita rafforzata dalle guerre Forjonite: Marhal Llewelyn, Brianna Megher, Aelfric Larsenn e Iago Lemonwood, tutti Fynner delle varie regioni del Fynnland, erano stati i principali artefici militari della vittoria della Grande Alleanza e la Grande Armata Rivoluzionaria si ingrossò ulteriormente grazie all'arrivo di migliaia di entusiasti volontari Urdi e Siry aderenti al Culto del Sole Liberatore, diventando così la più grande potenza militare del Continente Orientale.

I Fynner del Fynnland lavorarono alacremente per far prosperare ancora di più la propria nazione: Brianna Megher, già Rettrice dell'Università di Caer Gwen, alla luce di quanto accaduto durante la Crisi di Porto Aureo, investi ingenti risorse accademiche per formare il Bann An' Faide, un corpo di studiosi specializzato nel contenimento e nell’analisi di manifestazioni psioniche. I nuovi Fynner di Urdennach e Porto Aureo si dedicarono ad un'ampia campagna di stabilizzazione dei propri territori, fondando nuovi insediamenti e cercando di ridistribuire le ingenti terre entrate in loro possesso, inserendo al loro interno le famiglie di Siry e adepti del Sole Liberatore, trasferitisi dopo gli accordi con la Chiesa di Caelyn. La fioritura delle due nuove province fu accompagnato anche da un miglioramento delle condizioni climatiche della foresta di Fower, per secoli considerata un luogo tetro e maledetto, ma che nell’estate del 659 D.R. diede vita ad un'inaspettata quanto magnifica fioritura degli alberi da frutto e dei campi fino ad allora spogli ed aridi. Per proteggere ulteriormente la Repubblica, il Lord Protettore del Fynnland e i due Fynner dell’ex Fowerland idearono assieme un sistema di fortilizi che avrebbe difeso il confine con l’Hermetryck e consentito di mantenere un constante controllo sulla regione. L’imponente opera venne chiamata con il nome di “Spina di Fower” in onore del leggendario Fower Urdenner, ultima guida degli Urdi nella Guerra delle Mille Lacrime.

Nonostante tutte queste misure avessero fatto prosperare il Fynnland, nulla poté raggiungere i benefici generati dall’allestimento della Grande Armata di Mare. La conquista di Porto Aureo e Urdennach aveva consentito ai Fynn di accedere a grandi porti militari e commerciali, fino ad allora disponibili solo nella città di Becco di Corvo. Grazie a questi due nuovi sbocchi marini, i figli di Corbec poterono investire pesanti risorse nella costruzione di una flotta e intraprendere per la prima volta la via del commercio marittimo. Protetti dagli imponenti vascelli dell’Armata di Mare, i Fynn in due anni riuscirono ad incrementare a dismisura i guadagni dei propri commerci, arrivando a possedere la seconda flotta più vasta dalla parte occidentale del Continente, superati solamente dalla Repubblica del Caelynryck. Senza la mediazione diretta di mercanti o corporazioni commerciali, lo stato incassò la maggior parte degli introiti dalle operazioni navali, investendoli per incrementare ulteriormente le infrastrutture nazionali e soprattutto per potenziare esercito e Marina.

La ricchezza scaturita dai nuovi commerci portò però ad un aumento dell’ostilità con le potenze al di fuori del Bannoch, prima tra le quali l’Impero di Shulek. Se prima della costruzione dell’Armata di Mare gli Shuleki erano stati tra i principali partner commerciali del Fynnland, acquistando direttamente i prodotti dei Fynn per poi rivenderli a prezzi maggiorati alle nazioni della Santa Alleanza, la cessazione della loro funzione di intermediari commerciali provocò una crisi economica che causò ribellioni nelle regioni settentrionali dell’Impero, pesantemente tassate nel tentativo di guadagnare introiti. Alla ricerca di una soluzione decisiva, il Principe Arsax di Shulek concesse alle flotte di pirati locali il permesso di poter razziare le rotte commerciali dei Fynn, godendo della protezione delle forze Shuleki. Per tutto il 659-660 D.R., le navi corsare attaccarono i convogli marittimi degli abitanti del Fynnland, cercando di bloccare la loro espansione commerciale e riuscendo persino a catturare un nutrito convoglio di otto vascelli nell’inverno dello stesso anno.

Gli agenti dell’Occhio del Drago Scarlatto riuscirono a risalire alla provenienza Shuleki dei corsari e il Lord Protettore e i Fynner chiesero al Principe Arsax la restituzione dei propri prigionieri e il pagamento di un'indennità per evitare il conflitto. Quando il signore di Shulek invitò i Fynn a recarsi personalmente a pretendere qualcosa da lui, il governo del Fynnland si appellò direttamente al Consiglio Confederato del Bannoch chiedendo appoggio nell’imminente guerra contro Shulek.

Sebbene legati ai figli di Corbec da un'alleanza militare, l’Hermetryck né il Caelynryck acconsentirono a scendere in guerra, sapendo di poter perdere un mercato florido come quello Shuleki e temendo un ulteriore aumento di potere da parte del Fynnland. Per i primi mesi i due Stati si limitarono a organizzare un embargo commerciale a danno dell’Impero di Shulek, blocco che tuttavia fu facilmente aggirato dalle ricche casate di Togati caelyniti che, grazie all’aiuto dell’organizzazione criminale nota con il nome di Nera Sovrana, guadagnarono ingenti somme di denaro dal mercato nero.

Tale gesto portò a conseguenze diplomatiche pesantissime: nel corso di un concilio della Confederazione presso Foharad, i delegati Fynn guidati da Marhal Llewelyn e Brianna Megher chiamarono codardi e traditori Siry ed Hermetrycklander, abbandonando il tavolo delle trattative, sancendo così la fine dell’unità politica del Bannoch. Da quella occasione il Consiglio Confederato non si sarebbe mai più unito. Invece che mettere in moto l’Alleanza del Patto Scarlatto, i Fynn decisero di risolvere la questione contando unicamente sulle proprie forze in modo da mostrare al mondo la propria potenza. Dopo aver comunicato al Principe Arsax il proprio intento di “andare a Shulek a riprendersi quanto dovuto”, come sarca
sticamente richiesto pochi mesi prima dal sovrano, le intere forze militari del Fynnland si mobilitarono e l’Armata di Mare mosse verso le coste dell’Impero.

Credendo che i Fynn si sarebbero rivolti ai propri alleati per transitare oltre la Spina di Corbec e lanciare un invasione via terra, il Principe Arsax ordinò ai vari Discepoli (governatori delle province imperiali) di radunare le proprie armate a settentrione, mentre l’imponente flotta da guerra si radunava nella città marittima di Sabheltar. Grazie alla nebbia e alle maree favorevoli evocate da Brianna Megher, potenziata tramite artefatti entrati in possesso del suo Bann An' Faide, l’Armata di Mare guidata dall’Ammiraglio Aloysius ap Tarsval, attaccò la flotta Shuleki ancora alla fonda, distruggendola e conquistando il principale porto imperiale nel giro di una sola notte. Tale dimostrazione di forza scioccò il mondo intero ma il Principe Arsax cercò di riconquistare subito la città richiamando le forze da settentrione. Tre immense armate Shuleki da trecentomila uomini ciascuna marciarono a rotta di collo verso sud, affaticandosi nel tentativo di congiungersi il prima possibile. Ancora una volta la Grande Armata fu più celere di loro: non potendo affrontare un tale esercito riunito, almeno non senza indebolire in maniera critica i propri effettivi, i Fynn cercarono di colpire gli avversari quando ancora erano separati. Il Lord Protettore Marhal Llewelyn e il Fynner Aelfric Larsenn colpirono di sorpresa uno degli eserciti ancora in marcia, guidato dal fratello del Principe Arsax, Beyen, disperdendo la maggior parte dei suoi uomini e prendendo decine di migliaia di prigionieri. Il secondo esercito fu sgominato dai Fynner Loghain Carryn e Iago Lemonwood, mentre gli armati tentavano di attraversare un guado sul fiume Ixos, pochi giorni prima che questi riuscissero a riunirsi con le forze sotto il diretto comando del Principe.

Ormai isolato dal resto delle proprie forze, Arsax fortificò le posizioni della propria “Guardia Benedetta”, stretta tra i fiumi Ixos e Graenaq, nel tentativo di trattenere le forze Fynn abbastanza a lungo da permette agli altri nobili Shuleki di radunare ulteriori eserciti. La sua resistenza durò a malapena un giorno, al termine del quale la maggior parte delle truppe scelte di Shulek finì stritolata dalle forze Fynn riunite che attaccarono senza sosta i guadi sui due fiumi. Lo stesso Principe trovò la morte in battaglia, stroncato dalla spada del Fynner Loghain Carryn. Con il proprio sovrano morto, i pochi superstiti dell’esercito Shuleki deposero le armi e si arresero. Nei successivi due mesi la Grande Armata Rivoluzionaria penetrò in una Shulek ormai allo sbando, saccheggiando decine di ricche città tra cui la capitale stessa, la Santissima Città di Sidd’in al Qaer. Sebbene le forze Fynn non avessero nuociuto ad alcun civile, evitando le razzie contro villaggi e insediamenti agricoli, gli uomini della Grande Armata depredarono i tesori delle meravigliose cittadelle Shuleki come risarcimento per gli atti di pirateria, come riscatto per i nemici catturati e come punizione per “la maleducazione” del Principe Arsax. Conscio di non poter più fermare gli avversari e temendo colpi di testa da parte dei regni confinanti, il nuovo Principe Naxus accettò di deporre le armi contro i Fynn e si offrì di pagare un forte tributo annuale per ripagare le spese della spedizione. All’alba del 661 D.R., con una guerra durata meno di sei mesi, il Fynnland da solo era riuscito ad umiliare il più grande Impero del Continente Orientale senza sforzo apparente. In molti vociferarono in quei giorni che la “Quarta Guerra Shuleki” fosse stata intrapresa dal Fynnland non tanto per punire gli attacchi corsari, quanto per lanciare un chiaro messaggio ad Hermetryck e Caelynryck. Messaggio a cui i potenti signori di Caelyn non tardarono a rispondere.