La Nuova Alba di Caelyn (Caelynryck, 659 D.R. - 665 D.R.) 

A differenza del Fynnland, la cui partecipazione allo scontro con Forjon portò notevoli vantaggi, la vittoria lasciò al Caelynryck un sapore agrodolce. Il morbo forjonita aveva condotto all'oblio decine e decine di antiche casate nobiliari, roso l’interno dello stato e mostrato al mondo intero la divisione tra i signori della Città del Sole. Come spesso la storia ha dimostrato, però, è nei semi della disperazione che Caelyn spesso aveva trovato la forza di reagire ed ergersi più gloriosa di prima, e l’alba del nuovo Bannoch rappresentò, infatti, un periodo di rinascita per il Caelynryck. Approfittando del temporaneo vuoto di potere dovuto all’eliminazione di alcune potenti casate di pari, l’Araldo Peter Thorne, con l’aiuto di Isabella Boeric e Gael Vilcenzi, ridistribuì tali appezzamenti di terra tra famiglie Libere, elevate al rango nobiliare grazie al proprio ruolo nelle guerre Forjonite. Casate come i Meltigar di Corso Basso e i Themke di Caelyn trovarono i propri natali in questo periodo. Vista la nascita di un gran numero di Spadati minori, i cui destini erano decisamente legati alle fortune degli uomini che li avevano resi nobili, i tre Aerones si ritrovarono ad accentrare nelle proprie mani talmente tanto potere politico da non permettere a nessuna forza di contrastarli.
Sfruttando questo momento propizio, l’Araldo Peter Thorne emanò nel 657 D.R. il Codice Peteriano, un nuovo documento di leggi teologiche che si affiancò al Codice Jerrecaneo come fondamento della società Siry. Grazie agli editti compresi all’interno del nuovo ordinamento, il potere centrale di Caelyn venne rafforzato a scapito dell’autonomia nobiliare, soprattutto quella della Casta degli Spadati, e ufficiosamente l’intero governo finì in mano di tre ufficiali statali noti come Triarchi, appartenenti alle famiglie di Thorne, Boeric e Vilcenzi. Fu così che il Caelynryck, sebbene mantenesse formalmente tutti i vecchi aspetti repubblicani, di venne de facto governato esclusivamente dalla Triarchia senza che il vecchio Senato avesse alcun mezzo per poter contestare le decisioni di quest’ultimi.
Ben pochi furono però coloro che non trovarono giovamento dalle riforme varate dai tre: grazie al periodo di pace con il Fynnland, i commerci rifiorirono, più prosperi di prima. Sull’isola di Algatruce venne fondata la grande città di Aers Vilcenzia, un vero e proprio monumento costruito secondo i canoni del leggendario Impero di Sirycae, testimone delle nuove aspirazioni egemoni di Caelyn. Il Caelynryck continuò ad avanzare in quegli anni di pace, ma le tensioni con il Fynnland, generate dalla disputa di Foharad prima e dalla guerra di corsa Shuleki poi, gettarono nel panico i Siry, non resisi conto fino a quel momento del potenziale bellico raggiunto così rapidamente dai propri storici rivali. L’efficienza dell’Armata di Mare fece vacillare la sicurezza Siry di avere il totale controllo sulle acque del Mare della Speranza, considerate fino a quel momento il lago privato di Caelyn.
Seppur in passato i Triarchi avessero preferito optare per le soluzioni diplomatiche per mantenere il passo del Fynnland (come il potenziare il regno di Hermetryck come cuscinetto, avvallando la decisione dei Kenneth di donare i territori di Foharad al Triumvirato), l’umiliazione di Shulek spinse, nel 661 D.R., Isabella Boeric a dare il via ad un’ampia riforma militare ispirata all’organizzazione della Grande Armata Rivoluzionaria Fynn. Il Caelynryck venne dotato di un esercito professionista permanente con cui poter competere contro il Fynnland, le Legioni Imperiali. Cinque vennero costituite nei primi anni, formate da armigeri dell'antica aristocrazia militare, veterani di guerra Forjoniti e cavalieri senza terra (che trovarono nel ruolo di ufficiali un modo dignitoso per sopravvivere) e furono ben equipaggiate, diventando ben presto un vanto per il Caelynryck, sorpassando in prestigio la reputazione delle orgogliose milizie nobiliari refrattarie alla riforma, generando così le prime scintille di un pericoloso malcontento. Ulteriori effettivi vennero guadagnati nel 662 D.R., quando i Triarchi di Caelyn consentirono l’arruolamento come legionari a tutti quelle famiglie Fynn rimaste fedeli al culto di Jeddah e trasferitesi nel Caelynryck dopo la Rivoluzione Fynn. Il raggruppamento di questi dissidenti in una sesta legione, denominata Astambrica (dal nome della prima tribù Fynn convertitasi al Culto di Jeddah) generò una forte contrarietà nel Fynnland, che si limitò a rinforzare ulteriormente le proprie posizioni sulla Spina di Fower, erigendo ulteriori fortilizi.

Convinti di dover mostrare il potenziale delle nuove Legioni per lanciare un monito al Fynnland, la Triarchia decise di scendere in battaglia nel 663 D.R., aiutando la nazione alleata del Langraviato di Ardan nella lotta contro la potente Lega del Sale. Il conflitto, passato alla storia come “Nona Guerra dell’Ambra”, fu originato dall’ennesima sfida commerciale tra i maggiori stati del Nord del Continente per il possesso delle ricche miniere d’ambra settentrionali. Aiutati da ingenti eserciti mercenari provenienti da ogni nazione, i Saltimanni della Lega del Sale erano riusciti a sconfiggere in una serie di battaglie gli Ardaniani e giunsero a stringere d’assedio la stessa capitale, Arnolfija. La Repubblica del Caelynryck mandò quattro legioni al comando di Isabella Boeric e l’intera flotta da guerra sotto l’egida di Gael Vilcenzi. Le fregate caelynite riuscirono a spezzare il blocco navale che circondava la capitale, permettendo così ai legionari di entrare in città ed effettuare una sortita che riuscì a rompere una volta per tutte l’assedio.
Sebbene non breve come campagna quanto quella della Quarta Guerra Shuleki, la Nona Guerra dell’Ambra dimostrò al mondo intero come il Caelynryck fosse ben riuscito a superare la vecchia concezione feudale di guerra. Metodicamente e con impegno, le forze combinate di Legioni e Marina riuscirono a piegare la resistenza dei Saltimanni, conquistando le vie di comunicazione principali e dando il via ad una tremenda guerra di corsa. All’inizio del 664 D.R. la ricca città portuale di Ragnarvaro, insediamento più a sud della Lega del Sale, venne espugnato e i signori dei Saltimanni accettarono di firmare la resa, permettendo al Langraviato di Ardan di annettere la ricca cittadina. Con quell’ultima vittoria, le Legioni rientrarono a Caelyn, venendo festeggiate con celebrazioni epocali. Sul finire del 664 D.R., la grande aristocrazia del Caelynryck preferì affidarsi alla professionalità dei legionari per la difesa e le grandi casate di Aerones rifiutarono di concedere agli Spadati i famigerati Donativa, generose donazioni di fondi per permette ai nobili militari di radunare numeri adeguati di truppe.
Il mancato versamento di questa tassa provocò la caduta di piccole casate militari e suscitò il malcontento delle potenti casate delle Marche Lyseniane, i feudi al confine con l’Hermetryck, che videro scemare la propria importanza di pari passo con l’ascesa delle Legioni. All’alba del 665 D.R. , seppur ancora formalmente fedeli alla Repubblica del Caelynryck, i potenti Spadati del Nord si riunirono in una coalizione militare nota come Lega dei Buoni Intenti, enunciando il proprio obiettivo di riportare la nazione alla purezza dei propri principi originari, gettando sulla regione l’ombra di una nuova guerra civile.