PG e Background: Come Iniziare

Appresa una prima imbastitura del gioco di ruolo in generale e di quello pbc in particolare, è bene comprendere chi sia il nostro alter ego virtuale, ossia il personaggio, e come costruirlo.

Contestualizzare il pg può essere un buon primo passo per stendere una traccia sintetica del suo essere: se, nel nostro caso, Bannoch, un fantasy epico riconducibile, come colore d’ambientazione, al Rinascimento Italiano, vede contrapporsi due etnie (quella atea autoctona e quella credente conquistatrice), dove credo di poter muovere meglio il mio personaggio? Cosa mi piacerebbe/divertirebbe più giocare? Queste due sono le domande fondamentali per cominciare a buttar giù una bozza, caratteriale e fisica del pg.

Proseguendo, il nome è un ulteriore pilastro utile quanto necessario per tirare su il nostro personaggio; ogni ambientazione necessita di nomi ad essa consoni, in linea con gli standard di base. E’ intuitivo pensare a quanto il nome Jack, ad esempio, stoni in un gioco ambientato su Krynn, il pianeta della saga fantasy di Dragonlance, ma calzi a pennello in un gioco sulla New Orleans degli anni Venti. Seguendo le linee guida fornite dallo staff, dai manuali o dal lore di un gdr, questa scelta diventa il più agevole possibile.

Infine, un piccolo excursus sul background, imprescindibile per ogni personaggio che si rispetti. Il nostro personaggio, a questo punto appena accennato, ha bisogno di un passato alle spalle che spieghi il perché del suo essere attuale, il motivo del suo impiego, la causa del suo abitare in quel determinato posto, eccetera. Una storia ben strutturata, in linea con l’ambientazione e priva di cliché o esagerazioni, è un ottimo lasciapassare per un’esperienza di gioco coinvolgente ed appagante.