ON Game, OFF Game e Metagame

ON game e OFF game sono i due piani paralleli sui quali si sviluppa un gdr. L’ON game è tutto ciò che riguarda il mondo del gioco, conoscibile attraverso il proprio personaggio e il gioco stesso, a differenza dell’OFF game, che racchiude tutto ciò che, com’è intuibile, sia al di fuori del gioco e appreso, invece, dal giocatore (in sostanza, il mondo reale). Comprendere la distinzione di queste due sfere è fondamentale per vivere (e far vivere) un’esperienza di gioco piacevole; il confondere ON game e OFF game dà spazio al metagame, un comportamento lesivo assai dannoso.
L’ON game è, esaminando più minuziosamente, ciò che si “apre”, in termini di gioco, dinanzi al nostro personaggio, le esperienze da lui vissute e le informazioni da lui apprese, nell’universo parallelo che è la land: nulla di quanto da noi conosciuto nella realtà (OFF game) dovrà in alcun modo contaminare il bagaglio conoscitivo e/o l’agire del nostro personaggio, pena sanzioni per il trasgressore e depauperamento dell’intreccio narrativo comune. Un' ampia situazione potrà essere d'aiuto.
Laura, studentessa d’arte nella realtà (OFF game), crea il pg di Dorg, rozzo veterano di guerra (ON game); sulla base di questo piccolo incipit, possiamo esemplificare il concetto di “ON game e OFF game”, spiegando che:
• in una giocata in una chiesa, Dorg non potrà apprezzare la squisita cesellatura dei bassorilievi, né il volteggio arioso delle volte a crociera, non avendo, per bg, tale gusto artistico;
• la simpatia di Dorg per la violenza e la brutalità non implica che tali preferenze siano anche di Laura;
• i buoni rapporti tra Laura e un’altra giocatrice non faranno sì che, automaticamente, Dorg e il di lei pg siano amici, così come la non perfetta empatia tra Laura e un altro giocatore non pregiudicherà eventuali rapporti pacifici tra i loro personaggi;
• se, nelle bacheche di organizzazione gioco, Laura leggerà che sia in programma una quest che vedrà un probabile agguato alla legione di Dorg, Dorg non saprà di tale imboscata, né potrà prevederla senza indizi da lui rilevati o conosciuti in gioco;
• se Laura apprende, leggendo una scheda di un altro personaggio, che tale personaggio, in passato, sia stato un ladro ricercato, Dorg di ciò rimarrà all’oscuro, fino a che il personaggio in oggetto non glielo rivelerà in gioco (o se tale segreto verrà, sempre in gioco, pubblicamente smascherato);
• se un personaggio si presenterà con un nome diverso da quello effettivo, o mentirà sulle sue generalità e preferenze (etnia, credo religioso, idea politica…), Dorg non potrà, anche se Laura saprà già tutto avendone letto la scheda, intuire implicitamente l’inganno, a meno che il “bugiardo” non commetta obiettive sbavature o falli.

Gli esempi potrebbero continuare, ma quelli esposti dovrebbero essere sufficienti per comprendere la separazione necessaria che questi due campi esigono. Non solo il dilagare, ma anche il più esiguo accenno al metagame (l’usare informazioni OFF game per l’ON game), potrebbe rovinare gli spunti di gioco e, quindi, il divertimento comune dell’utenza. I metagamer, coloro i quali si macchieranno, per l’appunto, di metagioco, saranno disciplinati con opportuna severità dalla gestione.