Comportamenti Lesivi

Se i diversi stili di narrazione dei giocatori, per quanto rispettosi delle regole, possono non sempre piacerci per una semplice questione di gusto, esistono determinati comportamenti oggettivamente scorretti, raggruppati per stilemi, che, per quanto immediatamente disciplinati e sanzionati, andrebbero evitati a priori per non creare dissapori in un ambiente ricreativo quale vuole essere un gdr.

Azioni autoconclusive
Come la loro denominazione fa facilmente intendere, le azioni autoconclusive sono, per l’appunto, quelle azioni che già prevedono, del tutto impropriamente, l’esito del proprio “fare”, senza alcuno spazio dato alla controparte. Vari esempi possono essere:

Alex incocca il quadrello sulla propria balestra, preme il grilletto e fa centro, indovinando il bersaglio al primo tentativo.
Alex saluta l’amico con una pacca sulla spalla: l’impatto è talmente forte che John cade rovinosamente per le scale.
Alex sprona il suo destriero, riuscendo a superare con facilità la cavalcatura dell’avversario.
Alex, durante la feroce rissa in paese, riesce a scappare non visto e ad uscirne indenne.

Se in una quest starà al master, e solo al master, decidere gli esiti tramite i criteri prestabiliti, in una normale giocata è obbligatorio che la coerenza di gioco e il rispetto per il nostro compagno la facciano da padrone. Una prova d’abilità, o qualsiasi altro evento che preveda un “vincitore” e un “vinto”, deve inderogabilmente, in mancanza di un arbitro terzo, basarsi su parametri di comune scelta che stabiliranno la conclusione della vicenda (lancio di dado, punteggio della skill, eccetera).

Power Playing
Il (triste) fenomeno del power playing (abbreviato in PP) si snoda in cavilli insospettabilmente sottili e, per questo motivo, è assai insidioso. Se è facile additare di PP il classico personaggio fin troppo eroico che sbrana draghi e alleva basilischi, non è d’immediato biasimo un pg dal background memorabile, dalle innumerevoli abilità o dall’aspetto divino. E’ opportuno, dunque, spendere qualche parola in più su questi aspetti più sornioni, per non scivolare, anche inconsapevolmente, nel PP.

La tentazione di bardare il passato del nostro pg di avventure cosmopolite e scontri all’ultimo sangue è fin troppo accattivante: storie tragiche, che hanno modellato l’inafferrabile spadaccino che siamo ora, fanno gola a più di una penna (o di una tastiera, in questo caso). Tutta la letteratura e la filmografia sono piene di queste trame ricche di eventi straordinari e, quindi, pensiamo che più “particolare” sia il nostro trascorso, più affascinante sia il nostro pg; sorprendentemente e fortunatamente, questo non è implicitamente vero. Un background tranquillo e originale, che non veda sempre il solito orfano allevato da lupi o da una gilda di assassini, dà spazio ad una miriade di conseguenze interessanti. Nessuno vi vuole, necessariamente, in casa a tessere per tutta la vostra fanciullezza, ma cercate di usare gli “effetti speciali” con buon gusto e criterio.

Il sistema di skills e caratteristiche di Bannoch (approfondito nella propria sezione) dovrebbe, già dal principio, limitare l’inopportuno fiorire di infiniti geni, perfetti in ogni campo dello scibile, e di innumerevoli divinità della guerra, insuperabili e potenti con qualsiasi arma. Tuttavia, anche con la conquista di una skill o con una caratteristica piuttosto alta, è sempre bene evitare superlativi e iperboli (“mira infallibile”, “onnisciente”, “assolutamente il migliore con la spada”), poiché essendo umani conosciamo l’esistenza del margine d’errore e la perfezione è un concetto intrinsecamente a noi alieno.

La descrizione dell’aspetto, per concludere, è forse il tema più delicato e insospettabile, poiché, per quanto non si voglia filosofeggiare, è utile ricordare quanto il concetto di bellezza o quello di fascino siano del tutto soggettivi e una “bella ragazza” per uno, possa essere del tutto anonima per un altro. “Bello”, “incantevole”, “splendido” e altri aggettivi del genere è sempre bene lasciarli nell’armadio e preferire, in caso, una descrizione accurata, per dare spazio sia all’immaginazione, sia al giudizio altrui (invece di “capelli meravigliosi” è molto più suggestivo e corretto usare “capelli lunghi, folti e brillanti, di un caldo biondo ramato illuminato dai mille riflessi del bronzo”).

Player Killer
Più facilmente riconoscibili, ma non per questo meno dannosi, i player killer (abbreviati in PK) sono i giocatori che vertono la loro esperienza nel gdr unicamente sull’uccidere altri personaggi, senza alcun motivo tangibile ON game, esasperando fino ai limiti il concetto di PvP (player versus player). Non si vieta, assolutamente, lo scontro cruento tra due o più PG che possa portare anche alla morte di almeno uno dei due, o il giocare un folle omicida privo di scrupoli, ma unicamente il collegarsi sulla piattaforma per infastidire il gioco altrui.