Convenzioni linguistiche, Regole per i dialetti e Bannochlander
Le Lingue del Continente Orientale
Nel Continente Orientale (luogo geografico dove si trova la penisola del Bannoch), il principale idioma parlato è conosciuto con il nome di “basso Siryco”, esportato in lungo ed in largo dai Siry durante il periodo aureo del loro impero ed odiernamente assurto al rango di lingua franca grazie al suo "status" di lingua del commercio e amministrativa. Il basso Siryco proviene, come il nome suggerisce, dall’Impero di Sirycae, terra originaria del Culto di Jeddah e situata nel Continente Orientale. L’idioma in questione è la forma “volgarizzata” del linguaggio conosciuto con il nome di “Alto Siryco” o “Imperiale Classico”, lingua relegata a semplice campo di studio per alcuni eruditi ed originariamente utilizzato dalle classi altolocate dell’Impero.
Vista l’eterogeneità che caratterizzava gli albori del Culto di Jeddah, l’Imperiale Classico fu facilmente soppiantato dal basso Siryco come lingua ufficiale del Culto a causa della necessità di importanti nobili di dover comunicare in maniera costante con i ceti più popolari. Nonostante l’esigenza, l’ala più attaccata alle vecchie usanze Imperiali continuò ad usare l’Imperiale Classico anche dopo lo sbarco nel Bannoch fino a che Jerrek Thorne non rese obbligatorio ed esclusivo l’uso del Basso Siryco anche nei documenti Senatoriali ed Ecclesiastici.
L’espansione avvenuta durante il periodo di governo degli Arconti Vilcenzi comportò una progressiva imposizione del basso Siryco a tutto il Continente, sia in maniera forzosa tramite l’imposizione ai popoli sconfitti, che per mero opportunismo da parte delle nazioni limitrofe, decisamente interessate ad inserirsi nel mondo commerciale dei Siry. L’egemonia e la diffusione secondo gli stessi canoni formali del Basso Siryco venne meno con il periodo del Grande Vuoto, al termine del quale ogni Provincia dell’Impero Repubblicano di Caelyn si ritrovò a parlare lo stesso linguaggio pesantemente imbastardito con le consuetudini linguistiche locali. Pur non divergendo troppo dalla lingua d’origine, il Basso Siryco venne comunque mantenuto, soprattutto grazie all’operato della Chiesa di Jeddah, come lingua comune della cultura, della legge e del commercio. Le attuali lingue moderne (o per meglio dire dialetti) presentano la stessa radice comune. Nel Bannoch, vista la vicinanza a Caelyn, il Basso Siryco è comunemente parlato da ogni individuo, con più o meno contaminazioni da parte del dialetto locale.
Oltre al Basso Siryco, l’unica altra lingua presente all’interno del Bannoch è il “Fynnspeath”, comunemente noto con il nome di “Antico Fynn”. L’Antico Fynn è ad oggi una vera e propria lingua morta appannaggio solo di pochi eruditi con un utilizzo limitato a semplici frasi idiomatiche, spesso e volentieri imbastardite dal trascorrere dei secoli. Usato abbondantemente dai Fynn prima della conquista Siry, il Fynnspeath subì una quasi totale scomparsa a causa della sua forma prevalentemente orale, soppiantata ben presto dal più comune Basso Siryco. A differenza di quest’ultima lingua, caratterizzata da un alfabeto fonetico, l’Antico Fynn scritto si basava su una serie di simboli (chiamati Rune o Glifi) dal significato plurimo, variabile da una singola parola ad una variabile infinita di concetti o frasi intere. Bandito durante il primo periodo di governo del Culto di Jeddah e parzialmente recuperato solo durante il periodo Vilcenzi, l’Antico Fynn è sopravvissuto in forma frammentata solamente tramite l’operato dei Dalthayr, notoriamente noti come Bardi. Attualmente i maggiori centri di studio sull’antico Fynn sono l’Università di Caer Gwen al Pugno di Falryck e la Petra, il principale Tempio di Jeddah di Caelyn.
Dialetti utilizzati nel Bannoch
Caelynita : utilizzato principalmente all’interno della città di Caelyn
Basso-Lyseniano : utilizzato principalmente all’interno del Contado del Caelynryck.
Alto Lyseniano/Hermete : utilizzato principalmente nell’Hermetryck meridionale.
Wallo : utilizzato nella città di Wallheim e territori limitrofi.
Urdo/Felsmanno : utilizzato nel Fowerland.
Llewyco/Carryco/Meghero/Caledano : comunemente noti come “Dialetti Fynn” (gli abitanti del Fynnland sono fin troppo campanilisti per accettare una denominazione comune), parlati nel Fynnland.
Dialetti parlati al di fuori del Bannoch
Austro Occidentale : parlato nell’Arcilettorato(Regno) dell’Auster.
Austro Orientale : parlato nel Regno del Munster.
Crojano : parlato nel Principato di Araldia.
Lossarniano : parlato nella Repubblica di Lossarnia.
Ardaniano : parlato nel Langraviato (Tsariat) di Ardan.
Moreano: parlato nel Giudicato di Morea.
Saltimanno : parlato nei territori della Lega del Sale (conosciuti anche come Reami Settentrionali).
Convenzioni Linguistiche e Regolamento per i dialetti
Come ovviamente molti di voi sapranno, nonostante sia reso attraverso l’uso dell’italiano, teoricamente il basso Siryco è una lingua a se stante che diverge totalmente dall’idioma italico di cui tutti noi usufruiamo. Ovviamente, come succede in ogni opera ludica, a meno che non ci si metta a scrivere da zero una nuova lingua (operazione ardua e degna di un Tolkien) il realismo ON Game deve scendere a patti con la fruibilità del gioco. Lo strumento che permette di rendere il Basso Siryco attraverso l’uso dell’Italiano è la Convenzione Linguistica.
Esempi di convenzione linguistica li possiamo trovare in ogni campo e settore del mondo dell’intrattenimento
Il primo esempio che viene spontaneo, e forse il più eclatante, è quello della fortunata serie di cartoni animati “i Simpson”. Nell’adattamento originale ogni personaggio dei Simpson era caratterizzato attraverso l’utilizzo di un particolare slang degli States per maggiore caratterizzazione. Per esempio un giardiniere Willie intento a parlare con forte accento scozzese od un commissario Wiggum (Winchester) con un accento irlandese. Non potendo trasporre in maniera “fedele” la cosa in italiano, gli adattatori dei Simpson usarono la convenzione linguistica per attribuire ad ogni slang un corrispettivo tra i vari dialetti italiani rendendo così famosa nei pomeriggi nostrani, la versione sarda e napoletana dei due.
Stessi esempi si possono attribuire anche ai mondi dei videogiochi, come per esempio la saga di Dragon Age utilizza i vari “slang” di inglese per caratterizzare le “nazionalità” dei personaggi [Pronuncia inglese e scozzese per il Ferelden, Gallese e Irlandese per i Dalish, Ispanica per Antiva e Francese per Orlais].
Ritenendo altamente irrealistico che popolazioni con storia propria e con una forte identità parlassero tutte alla stessa maniera, lo Staff di Bannoch ha deciso di rendere possibile la differenziazione dei vari dialetti del Basso Siryco attraverso l’uso dei dialetti italiani.
Ciò non significa che il dialetto Caelynita sia il Napoletano, o che il Fiorentino sia il Carryco, ma che queste forme dialettali italiane siano quelle che “spiritualmente” si adattano meglio a rappresentare l’idea delle lingue in questione.
Passando al lato pratico la regola generale per l’utilizzo dei dialetti in giocate da parte dei PG è una sola: molta moderazione. Siccome non tutti sono esperti di dialetti locali, l’uso del dialetto nelle frasi deve essere limitato il più possibile a frasi e parole riconoscibili e non usato troppo spesso all’interno di un’azione.
Un Meghero che dice "Pensavo di aver fatto bene, invece, evidentemente, ho sbagliato tutto. So proprio grullo, boia deh!" è corretto. Un Llewelyn che compila una frase "Alò coso custì! Sa ire laggiuè a fa quel che se deve cun que’ du’ ciundriani del greppo?C’hanno il cignale bono!" no.
Altresì si consiglia di evitare parole fin troppo tecniche e specifiche di un particolare dialetto, in modo da non creare confusione e rendere più fruibile lo scorrere dell’azione. Le stesse regole valgono anche per la trasposizione grafica di fonemi particolari di un dato accento. Se devo rendere una “c” aspirata, non scriverò in un’azione la h al posto della c per troppe parole, ma mi limiterò a dire nella parte descrittiva che il parlato è contraddistinto dalla c aspirata.
Per quanto riguarda i dialetti del Basso Siryco esterni al Bannoch, essi vengono resi attraverso la “storpiatura” dell’Italiano da parte di lingue straniere. Questo non significa che per esempio un abitante del Munster parli tedesco. Semplicemente che la sua pronuncia del Basso Siryco risuonerà come quella di un germanofono che parla italiano (per esempio utilizzando Kv invece che Qu).
Lo staff ha deciso di rendere possibile l’utilizzo dei dialetti come ulteriore elemento di caratterizzazione dell’ambientazione e dei personaggi, in modo da rendere vive e tangibili le differenze tra i due popoli e tra le varie regioni del Bannoch.
Corrispondenza accenti
Caelynita : Napoletano.
Basso-Lyseniano : Romano.
Alto Lyseniano/Hermete : Veneto.
Wallo : Emiliano.
Urdo/Felsmanno : Umbro.
Llewyco/Carryco/Meghero/Caledano : Toscano.
Dialetti parlati al di fuori del Bannoch
Austro Occidentale : Francese.
Austro Orientale : Tedesco.
Crojano : Romeno/Albanese.
Lossarniano : Spagnolo.
Ardaniano : Russo.
Moreano: Greco.
Saltimanno : Inglese (conosciuti anche come Reami Settentrionali).
Il Bannochlander
Parlando di dialetti, non sarà sfuggita sicuramente all’occhio dell’utenza la sezione bacheca nota con il nome di “Bannochlander”. Ma cos’è il Bannochlander? Il Bannochlander è un giornaletto di infimo ordine, che vende principalmente le proprie edizioni ad un pubblico ignorante e generalista. Autodefinitosi il “giornale dell’uomo comune che vive per la strada”, il suo scopo principale è quello di analizzare (spesso con risultati comici) i grandi eventi del Bannoch da un punto di vista estremamente basso a livello culturale, spesso infarcito di complottismi (tra cui ricordiamo le Tracce Alchemiche, o la congiura dei Corbechiani) e notizie di gossip prive di qualsiasi fondamento e scritte in dialetto stretto.
Perché lo abbiamo messo? La risposta è semplice: è un gioco, ed il Bannochlander ci diverte! E’ una tradizione nata ON-Game già ai tempi della Crisi di Porto Aureo (il primo Alfa Test che giocammo quattro anni fa), entrata nella mitologia della Land, e che da allora abbiamo deciso di utilizzare per scherzare sulle imprese dei PG, per farci due risate, per mantenere le distanze dal prendere TROPPO sul serio il gioco, e ricordarci che, dopotutto, Bannoch è e rimarrà sempre solo un “divertente” (almeno questa è la nostra intenzione!) passatempo.
In poche parole, il Bannochlander è il Vernacoliere di Bannoch!